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newsletter n° 7 del 7 febbraio 2006


N.6 - Settimana dal 7 al 13 febbraio 2006
 
 AVIARIA: I CONTROLLI FUNZIONANO, EVITARE GLI ALLARMISMI
Di fronte alla dimostrazione di efficacia nei controlli occorre evitare gli allarmismi e tenere conto innanzitutto che si tratta comunque di uccelli selvatici che nulla hanno a che fare con gli allevamenti italiani. E’ quanto ha affermato la Coldiretti in riferimento alle analisi sull'influenza aviaria H5N1 effettuate su alcuni cigni selvatici morti rinvenuti in Sicilia, Calabria e Puglia.
Occorre affrontare la nuova situazione con una autorità unica per la gestione dell'emergenza, l'intensificazione dei controlli e delle sanzioni ed adeguati interventi di promozione e valorizzazione che evidenzino la qualità e la sicurezza alimentare delle produzioni italiane. Ma servono anche interventi per la sicurezza alimentare che prevedano test di controllo programmati negli allevamenti, il monitoraggio delle specie selvatiche e migratrici e l'estensione dell'obbligo di indicare l'origine della carne a tutti i prodotti derivanti da attività di allevamento senza attendere nuove emergenze.
Il tutto va accompagnato da misure di pronto intervento e da un piano di protezione e salvaguardia degli allevamenti che preveda un fondo speciale di rigenerazione del settore avicolo che punti ad un miglioramento qualitativo ed ambientale strutturale per dare un futuro all'allevamento italiano.
C'è la necessità – ha sottolineato la Coldiretti - di tutelare un settore che per effetto della psicosi ha già subito per i minori consumi danni stimabili in 500 milioni di euro nonostante le ripetute assicurazioni sull'assoluta assenza di rischi nel consumo di carne di pollo espresse dai più autorevoli esponenti del mondo scientifico. 
 

 VINO: DOPO QUARANT’ANNI UN NUOVO TESTO UNICO 
Dopo quarant’anni il settore del vino ha finalmente una legge quadro che riordina la normativa dando certezze operative a tutto il comparto dal vigneto al consumo. E’ quanto ha rilevato la Coldiretti in riferimento all’approvazione definitiva da parte della Commissione Agricoltura del Senato, senza modifiche rispetto  alla Camera, della legge quadro per il comparto dei vini che corregge e riformula il Dpr 12 febbraio 1965 n.162.
Il nuovo testo unico risponde all’esigenza di semplificare e armonizzare la normativa esistente con riguardo sia alla produzione sia alla revisione complessiva del sistema sanzionatorio a tutela delle imprese e dei consumatori.
  

 AGRITURISMO: UNA LEGGE QUADRO PER UN SETTORE CHE E’ CAMBIATO 
La definitiva approvazione della legge sull’agriturismo che introduce regole chiare a garanzia della qualità e dell'autenticità dell'offerta è una buona notizia per le imprese agricole e per i tre milioni di turisti interessati alla vacanza in campagna. Di fronte alla crescita di ben il 34 per cento negli ultimi sei anni del numero di aziende agricole nazionali che offrono ospitalità – ha rilevato la Coldiretti - era necessario adeguare ai tempi la legge n.730 del 1985, ovvero la prima legge in Europa che si preoccupava di regolare le forme di agriturismo.
Con la nuova legge si promuove una forma di vacanza in campagna che, grazie alla capacità di valorizzare le risorse naturali e alimentari tipiche del Paese, offre grandi opportunità al turismo Made in Italy. Ma rappresenta anche una tutela per gli imprenditori agricoli che intendono intraprendere una attività che ha saputo attrarre molti giovani.
La Coldiretti auspica che la nuova legge-quadro possa rappresentare un valido strumento per le istituzioni regionali che ad essa si dovranno ispirare per la predisposizione dei provvedimenti territoriali.
 

 AMBIENTE E ENERGIA: NUOVE OPPORTUNITA’ CON I BIOCARBURANTI 
Dal primo luglio 2006 i produttori di carburanti diesel e di benzina sono obbligati ad immettere al consumo biocarburanti di origine agricola” “in misura pari all’1%” che “è incrementata di un punto per ogni anno, fino al 2010”. Ciò è previsto dagli gli interventi nel settore agroenergetico, fortemente sostenuti dalla Coldiretti, inseriti nel decreto legge agricoltura approvato dal Senato e che adesso deve completare l’iter parlamentare prima della fine della legislatura, un provvedimento che contiene fra l’altro le norme sulla previdenza che rispondono alle attese delle imprese sotto il profilo della riduzione dei costi, indispensabile per competere sul mercato.
Finalmente – ha rilevato la Coldiretti - in tutti i mezzi di trasporto alimentati a gasolio o a benzina sarà presente una percentuale minima vincolata di biocarburante ottenuto dalle coltivazioni agricole, in proporzione crescente nel tempo. Con l’auspicata approvazione definitiva del provvedimento prima della fine della legislatura l’Italia – ha sostenuto il presidente Bedoni - può cogliere una opportunità che concilia le esigenze di ridurre l’inquinamento ambientale previste dal protocollo di Kyoto con la necessità di trovare fonti energetiche alternative al gas e al petrolio.
Si tratta di un determinate passo in avanti per rispettare l’obiettivo fissato dall’Unione europea di utilizzare i biocarburanti per sostituire entro il 2010 il 5,75% dei carburanti derivanti dal petrolio utilizzati per i trasporti. Con il biodiesel  è possibile ridurre dell'80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% quelli di particolato e polveri sottili mentre con il bioetanolo si riducono le emissioni di idrocarburi aromatici come il benzene del 50% e di oltre il 70% anidride solforosa mentre cali più contenuti si hanno anche per il particolato e per le polveri sottili.
Non sono solo le coltivazioni però ad essere chiamate in aiuto all’emergenza energetica e il provvedimento prevede anche che “il gestore della rete di trasmissione nazionale assicura la precedenza, per una quota annuale fino al 30%, all’energia elettrica prodotta da biomasse o da biogas” ottenuto dai reflui e dalle deiezioni degli allevamenti e che viene equiparato al gas normale.
La fornitura di energia pulita dai campi viene condizionata alla stipulazione di intese di filiera, accordi quadro o di un contratto di programma e alla garanzia di tracciabilità necessaria a ricostruire il percorso del biocarburante attraverso tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione con particolare riferimento all’origine del prodotto agricolo utilizzato. La sottoscrizione di un contratto costituisce peraltro titolo preferenziale nei contratti di fornitura dei biocarburanti per il trasporto ed il riscaldamento pubblici.



 AMBIENTE: CON IL NUOVO CODICE ESPROPRIATE LE AUTONOMIE LOCALI 
La raccolta delle nuove norme ambientali piuttosto che una operazione di riassetto e semplificazione, risponde a un mero interesse a ricentralizzare le competenze dello Stato, senza aver proceduto ad alcuna forma di concertazione con le più importanti forze sociali, e inoltre espropria il ruolo delle autonomie locali e il valore della sussidiarietà, attraverso la esclusione delle comunità territoriali da un ruolo di collaborazione istituzionale. E’ quanto ha rilevato la Coldiretti in riferimento al decreto legislativo in campo ambientale varato dal Consiglio dei Ministri del 10 febbraio scorso.
La complessità del lavoro avrebbe richiesto adeguate forme di concertazione con le forze sociali, mentre senza trasparenza e confronto si è approvato un testo confuso, contraddittorio e in palese contrasto con le fonti comunitarie.



 ZUCCHERO: SUPERARE LE INEFFICIENZE SENZA COMPROMESSI 
Dalla determinazione che sapremo dimostrare nel combattere le inefficienze del sistema, senza cadere in compromessi, dipenderà il futuro del nostro reddito. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni in un lettera aperta a tutti i bieticoltori nel sottolineare che “la battaglia che abbiamo condotto per difendere la capacità imprenditoriale delle nostre imprese ha dato i primi risultati e finalmente possiamo sottoscrivere i contratti di coltivazione per la campagna 2006”.
Oggi, dopo la nostra azione, si potrà contare - ha precisato il Presidente della Coldiretti - sul pagamento del saldo 2005, avere un’assegnazione certa di saccarosio sui contratti di coltivazione e si è aperta la possibilità di ricomprendere nel piano di ristrutturazione ulteriori stabilimenti di trasformazione industriale. Inoltre - ha continuato Bedoni - c’è la garanzia dell’impegno finanziario degli aiuti nazionali (65,8 milioni di Euro), l’aumento della percentuale di assorbimento del riporto della campagna 2005 contro ogni disponibilità iniziale dell’industria saccarifera.
Risultati sicuramente migliori - ha precisato Bedoni - si sarebbero ottenuti se il negoziato non fosse stato compromesso dalle trattative avviate da alcune associazioni bieticole con la parte industriale. Dobbiamo riscontrare che il prezzo medio concordato tra industria e associazioni di 41,50 euro a tonnellata bietole a 16° di polarizzazione era già stato gravemente compromesso da trattative avviate da alcune associazioni bieticole con la parte industriale.
Proprio per questo - ha concluso il presidente della Coldiretti - sul territorio sono state create ad arte azioni e campagne di disinformazione per coprire l’inadeguatezza dell’attuale interprofessione nel garantire il reddito delle imprese agricole.