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newsletter n°14 del 30 maggio 2006


Settimana dal 30 maggio al 5 giugno 2006  
 FEDERPENSIONATI COLDIRETTI: L'ITALIA TORNI A CRESCERE ANCHE NEL SOCIALE
“Nell’attuale incertezza socio economica, vanno previsti interventi che favoriscano il rilancio delle imprese e dello sviluppo, ma che, in ogni caso non arrechino ulteriore  pregiudizio al welfare, ai servizi sanitari, sociali ed assistenziali, che, già oggi, non rispondono adeguatamente alle esigenze del Paese e degli anziani in particolare”. E’ quanto si legge nella mozione approvata, giovedì 1° giugno, a conclusione della IX Assemblea generale della Federpensionati Coldiretti.
Il presidente del movimento Natale Carlotto ha sottolineato la necessità che “il processo di riforma federale in atto non favorisca l’instaurarsi di sistemi assistenziali e previdenziali, diversi tra regione e regione, che, invece di migliorarne le condizioni, accrescono le disparità e le disuguaglianze tra i cittadini”.
“No alle rivendicazioni demagogiche - ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni nel suo intervento all’Assemblea - ma proposte forti e concrete anche per il welfare nell’interesse generale dell’agricoltura e di tutti cittadini è la strada che abbiamo scelto con la concertazione che ci ha permesso di realizzare importanti riforme: dalla politica agricola europea alla legge di orientamento, fino al nuovo diritto societario grazie alle quali si promuove la multifunzionalità e si favorisce il ricambio generazionale nell’impresa”.
Difesa del valore delle pensioni, attuazione di livelli essenziali ed uniformi di assistenza sociale, interventi per prevenire fenomeni di criminalità nelle campagne, il mantenimento di un livello minimo di servizi Inps , sanitari, postali, bancari e culturali  e la previsione di interventi tesi a far rimanere gli anziani nella casa d’abitazione, in famiglia o nelle comunità locali, sono le proposte emerse dall’assemblea della Federazione che ha chiesto di “promuovere forme di concertazione con le forze di governo ai livelli nazionale, regionale e territoriale nell’attuazione delle politiche sociali, sanitarie, previdenziali, fiscali e di interesse generale”.
La riscoperta delle tradizioni alimentari offre un nuovo ruolo agli anziani agricoltori che sono portatori di conoscenze, ricette, metodi di lavorazioni e cultura locale in grado di dare valore aggiunto ai prodotti e al territorio. Una ricchezza della campagna che deve essere trasmessa, affinché non vada perduta, alle nuove generazioni che dimostrano un crescente interesse verso le esperienze del passato. Una realtà giustificata dalla nuova domanda di mercato che nell’ alimentare è alla ricerca di cibi che raccontino storie che solo gli anziani sono in grado di ricordare.
La Federpensionati Coldiretti ha anche proceduto al rinnovo del Consiglio nazionale. Questi gli eletti: Bengasino Mancinelli (Abruzzo), Leonardo Gorgoglione(Basilicata), Josef Kompatscher (Bolzano), Giovanna Foti (Calabria), Margherita Santese (Campania), Giulio Benini e Beniamino Corradini (Emilia-Romagna), Enio Blasizza (Friuli-Venezia Giulia), Armando Fiorini (Lazio), Giuseppina Rosa Monte (Liguria), Sandrino Piccinelli (Lombardia), Antonio Carletti (Marche), Enzo Nicola Salvatore (Molise), Natale Carlotto e Alfredo Penasso (Piemonte), Ennio Luciano Anzivino (Puglia), Eligio Mereu (Sardegna), Calogero Virzì (Sicilia), Carlo Alberto Zanieri (Toscana), Marco Bortolameotti (Trento), Bernardino Romanelli (Umbria), Mosè Crivellari e Dante Gardinale (Veneto).
 

 BANCA D’ITALIA: LA CRESCITA SI REALIZZA CON IL MADE IN ITALY ALIMENTARE
“Nella scenario indicato dal Governatore assume ancora più forza il contributo alla maggiore competitività e alla crescita che può essere offerto dal Made in Italy alimentare che rappresenta un motore fondamentale e prezioso per un nuovo modello di sviluppo dell’economia italiana”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni nel commentare la relazione del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi.
Occorre investire sulle eccellenze agroalimentare nazionali con le quali - ha concluso Bedoni - abbiamo dimostrato di competere sui mercati internazionali dove occorre recuperare quote facendo leva sulla crescente sensibilità culturale per il legame con territorio e i suoi prodotti.
  

 IL 2 GIUGNO CELEBRATO A BRUXELLES CON UNA PARATA DI SAPORI REGIONALI 
La più grande parata di prodotti tipici Made in Italy mai realizzata nella capitale d’Europa è stata la vera novità del 60° anniversario della fondazione della Repubblica. L’iniziativa è stata organizzata, sabato 3 giugno 2006 a Bruxelles, nella piazza Grand Sablon, dal Consolato d’Italia con la collaborazione della Coldiretti e si è posta l’obiettivo di dare una dimensione europea alla storica ricorrenza facendo conoscere le migliori espressioni della cultura, dell’economia e della tradizione alimentare di tutte le regioni agli amici del Belpaese presenti nella “capitale” dell’Unione.
E' stato un appuntamento storico per Autorità, responsabili delle Istituzioni e cittadini che vivono nella capitale europea dove sono presenti 400mila stranieri e si stima che la collettività italiana abbia una consistenza di 50mila persone (inferiore di poco solo a quella marocchina e francese) provenienti in gran parte da Sicilia, Puglia, Lazio, Veneto, Campania e Lombardia.
Per molti si è trattato di una occasione unica per riscoprire i sapori di un passato mai dimenticato. Ma è stata anche di una dimostrazione di orgoglio e una opportunità per riaffermare la leadership nazionale in Europa nella qualità delle produzioni agroalimentari. Tra le centinaia di prodotti offerti all’ammirazione degli ospiti, ma anche in degustazione, hanno fatto bella mostra di sè autentiche rarità gastronomiche ed enologiche provenienti da tutte le regioni italiane.