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Newsletter n°14 del 20 ottobre 2004


Indice 

Coldiretti Campania
Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione


Ogm Free 1
Amendolara: Manipolando geneticamente le colture si distrugge l’agricoltura di qualità


Ogm Free 2
Masiello: Difendere i prodotti "al naturale" significa difendere imprese e consumatori


Ogm Free 3
I movimenti giovanili si mobilitano in occasione del Consiglio Regioni-Stato


Coldiretti Benevento
"Sviluppo dell’azienda agricola multifunzionale"


Coldiretti Campania
La Campania dal territorio al piatto

Coldiretti Salerno
Cosentini: Dobbiamo garantire l’agroalimentare locale


P.O.R. CAMPANIA 2000-2006 Misura 4.18
Costituizione di un macrosistema per la fornitura di servizi alle imprese agricole






Coldiretti Campania
Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione


Il 22 e il 23 ottobre a Cernobbio si terrà la quarta edizione del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione. Il Forum si propone di costruire il futuro per il Made in Italy alimentare dai campi alle tavole di tutto il mondo. Su questa finalità si è concentrato l’impegno di tutti gli opinion leaders dell’agricoltura, dell’industria e della distribuzione commerciale e dei consumatori che si sono confrontati con esponenti istituzionali e studiosi ed economisti di livello internazionale. Parteciperanno Vito Amendolara, direttore della Coldiretti Campania e vicepresidente della Camera di Commercio di Napoli, Gennaro Masiello, presidente della Coldiretti Campania, Angelo Milo, direttore della Coldiretti di Benevento, Francesco Casentini, direttore della Coldiretti di Salerno. La prima giornata dei lavori si aprirà con la conferenza stampa di presentazione dell’ "Indagine 2004 COLDIRETTI-ISPO sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione". La più approfondita indagine sulle abitudini alimentari degli italiani con riferimento al comportamento dichiarato nell’acquisto dei cibi, al rapporto tra prezzo e qualità e alle aspettative e ai timori nei confronti degli alimenti Ogm. Nel pomeriggio saranno affrontati i temi del legame tra alimenti e territorio, della responsabilità delle imprese per lo sviluppo locale,della riforma della Politica Agricola e del negoziato WTO. La seconda La seconda giornata è dedicata al confronto "dal campo alla tavola" tra gli operatori economici su prezzi, origine degli alimenti, etichettatura e riconoscibilità del Made in Italy per la competitività nel mercato globale. Spazio sarà dedicato alla ricerca di un modello di concertazione tra forze sociali ed Istituzioni che si sviluppi in forma multidimensionale, dal livello europeo a quello regionale e territoriale.

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Ogm Free 1
Amendolara: Manipolando geneticamente le colture si distrugge l’agricoltura di qualità


Coldiretti Campania il 12 ottobre ha consegnato le targhe Ogm Free alle cinque amministrazioni provinciali, ai 182 Comuni e alle 7 Comunità montane che hanno aderito alla delibera della Coldiretti: una Campania libera da organismi geneticamente modificati. Durante il convegno Vito Amendolara, direttore della Coldiretti Campania e vicepresidente della Camera di Commercio di Napoli ha ricordato come la qualità e la tipicità sono le caratteristiche che differenziano i nostri prodotti. "Il valore dei prodotti - spiega Amendolara -dipende dal fatto che la nostra produzione è quantitativamente limitata per le sue caratteristiche. Valore che sarebbe annullato in caso di manipolazioni genetiche. Quindi lavorare per una "Campania Ogm free" non è una scelta ideologica. È l’unica opzione possibile. Marketing territoriale, promozione delle produzioni tipiche, difesa e sviluppo delle imprese locali impongono decisioni coraggiose e decise che non possono più essere rinviate. È il tempo delle scelte. Senza norme chiare si apre il varco a speculazioni. Con danni irreparabili, perché una volta che il territorio viene contaminato da produzioni transgeniche sarà impossibile riqualificare ambiente e terreni". Le stime più pessimistiche parlano di una presenza di ingredienti geneticamente modificati che arriverebbero addirittura al 50% sul totale dei cibi commercializzati. "Dobbiamo garantire - continua Amendolara - trasparenza ai consumatori migliorando la tracciabilità delle singole fasi dell’intera filiera produttiva. Per risalire all’eventuale presenza di Ogm nei prodotti alimentari sono necessarie maggiori informazioni sull’origine e sulla lavorazione dei singoli ingredienti". Coldiretti Campania è in prima fila nella lotta all’uso degli Organismi geneticamente modificati. "Quella per la quale ci battiamo - chiarisce Amendolara - è una guerra ad uno sviluppo dell’agricoltura, dell’ambiente e più in generale dell’economia senza regole. È grave che tra le dodici Regioni che hanno deliberato contro l’uso del transgenico (presto 13, perché anche l’Emilia Romagna sta per approvare uguale provvedimento) non ci sia la Campania. Giunta e Consiglio regionale sono ferme al palo nonostante Coldiretti Campania abbia presentato già a novembre dello scorso anno all’assessore regionale Vincenzo Aita un disegno di legge in merito, condiviso da tutte le forze politiche a parole ma evidentemente non nei fatti visto che non si riesce a giungere al voto né in Giunta né in Consiglio. Un ritardo gravissimo se si tiene conto del fatto che proprio la Campania potrebbe essere per qualità e tipicità delle produzioni la regione più interessata a difendere la genuinità delle nostre produzioni. Un ritardo ancora più grave se si pensa che due italiani su tre nel momento di fare la spesa prestano più attenzione all’etichetta degli alimenti piuttosto che alla marca e nel 58% dei casi vorrebbero avere più informazioni su provenienza e sicurezza dei cibi perché ritengono nella grande maggioranza che questa dipenda dalla conoscenza e certificazione del prodotto dalla sua origine al confezionamento lungo tutta la catena alimentare".

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Ogm Free 2
Masiello: Difendere i prodotti "al naturale" significa difendere imprese e consumatori


"Dal 1° gennaio 2005 alle aziende alimentari e all’intero settore della distribuzione - dichiara Gennaro Masiello presidente della Coldiretti Campania - è di fatto vietato da una legge comunitaria consegnare merci ad operatori logistici che non siano in grado di monitorarne l’intero percorso. E non solo. L’etichetta di ogni singolo prodotto ne racconterà la storia nei dettagli potendo così controllare più facilmente l’assenza di prodotti Ogm. Un occasione straordinaria per garantire la sicurezza alimentare ai consumatori ma anche per fidelizzare una clientela più matura e consapevole e per rilanciare la competitività dei prodotti italiani sui mercati nazionali ed internazionali puntando su genuinità e tradizione".La salute dei consumatori è il nostro primo obiettivo. I cittadini possono rendersi conto di acquistare mais trasgenico leggendo l’etichetta. L’Unione europea prevede la presenza sulle etichette di Organismi geneticamente modificati solo laddove si superino nei cibi percentuali di transgenico previste dalla legge: al di sopra dello 0,9% per quelli già riconosciuti e dello 0,5% per quelli in corso di autorizzazione. Noi chiediamo invece che la presenza di Ogm sia segnalata sempre. Aprire la porta agli alimenti transgenici significa consegnare le chiavi del mercato a poche multinazionali che producono semi geneticamente modificati. Non solo. Significa depotenziare la forza delle nostre imprese: tipicità e qualità delle produzioni. Un errore enorme. Nella competizione globale perde chi si omologa, vince chi riesce ad esaltare le peculiarità. La Campania vince se propone un progetto che riesca ad integrare i propri sistemi produttivi con i propri sistemi territoriali. In seguito ad una campagna pubblicitaria, il cui slogan era: "Non modificarmi, lasciami al naturale", lanciata a dicembre sugli autobus di Napoli dalla Coldiretti Campania, "sono giunte - spiega Masiello - sul sito www.coldiretticampania.it migliaia di adesioni di cittadini partenopei alla nostra iniziativa".

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Ogm Free 3
I movimenti giovanili si mobilitano in occasione del Consiglio Regioni-Stato


Dopo il Forum di discussione sugli OGM a Napoli giorno 12 ottobre, la battaglia continua su Roma dove una delegazione del Movimento Giovanile Campano guidata dal Delegato regionale Vittorio Sangiorgio si è unita alla delegazione Laziale con a capo il Presidente Gargano e gli amici della delegazione Emiliana presentandosi davanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del vertice Stato-Regioni. Insieme agli esponenti di Coldiretti erano presenti Legambiente,VAS(Verdi-Ambiente-Società),Azione Giovani AN e Federconsumatori.Il giallo Coldiretti attraverso bandiere ,cappelli ,palloni e striscioni per dare chiaro il messaggio NO OGM .L’iniziativa è durata circa tre ore fino a quando tutti i membri partecipanti al vertice sono entrati in Consiglio senza non poter notare la posizione assunta dalla nostra forza sociale.Sangiorgio chiamato da un emittente a dare la posizione del movimento giovanile ha espresso in modo chiaro che il si agli OGM offuscherebbe in maniera irreversibile il futuro dell’imprenditoria agricola e renderebbe vano il lavoro di salvaguardia ambientale e del territorio inteso come valore aggiunto delle proprie produzioni.Nel salutare ha fatto riferimento all’iniziativa fatta in Campania e al successo ottenuto con 182 delibere di comuni,le 5 delibere provinciali ,le 7 delibere di comunità montane e la premiazione a questi comuni con la tabella Comune libero da Ogm.

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Coldiretti Benevento
"Sviluppo dell’azienda agricola multifunzionale"

Un parco progetti che comprende ben 5 idee cantierabili da proporre agli enti locali e da porre in essere nel territorio del Fortore - Tammaro - Titerno. Cinque interventi sul modo di concepire ed attivare le attività che possono caratterizzare un’impresa agricola multifunzionale. E’ questo in sintesi il risultato cui si è giunti, scaturito da una indagine socio economica e dall’individuazione delle esigenze territoriali, attraverso l’azione 1D "Sviluppo dell’azienda agricola multifunzionale", realizzata dalla Coldiretti di Benevento, nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale Fortore - Tammaro - Titerno PSEA 2001-2002 del programma comunitario Leader plus Regione Campania 2000-2006. La presentazione e la diffusione di tali risultati a cui ha fatto seguito la tavola rotonda: "Sviluppo dell’azienda agricola multifunzionale" si è svolta il 9 ottobre presso la sala consiliare del Comune di Reino. All’incontro, moderato dal presidente della Camera di Commercio di Benevento, Roberto Costanzo, sono intervenuti: Stefano Castracane, responsabile del progetto; Raffaele Marchese, Ager S.r.l.; Francesca Mandato; Angelo Milo, presidente Gal Fortore Tammaro; Antonio Calzone, presidente Comunità Montana "Alto Tammaro"; Nicola La Porta, assessore Comunità Montana del Titerno e Tullio Zullo, titolare azienda agricola multifunzionale didattica. Ecco le cinque idee progettualità ed i territori interessati alla eventuale realizzazione: "Villaggio educativo estivo.che natura da imparare" (Circello, Colle Sannita, Morcone, Reino e S. Croce del Sannio); "Centro per la vendita e la promozione di formaggi e salumi.il maestro salumaio" (Pietraroja); "Centro di servizi per l’olivicoltura.Sanniolio facciamo qualità" (Casalduni, Fragneto Monforte e Ponte); "Centro servizi turistici.avventura in natura" (Cusano Mutri, Cerreto Sannita, San Lorenzello, Faicchio e Pietraroja); "Centro agribenessere .un tuffo di vino" (San Salvatore Telesino, Faicchio, Guardia Sanframondi e Castelvenere). Nel corso della tavola rotonda è stato definito ed approfondito il concetto di multifunzionalità, che introdotta con la Legge di Orientamento del 2001, costituisce un nuovo termine nel vocabolario dell’agricoltura. Essa designa le attività di supporto a quelle tipicamente agricole ed, in sostanza ha avvicinato l’impresa agricola a quella urbana. L’impresa agricola multifunzionale è aperta all’esterno e più coerente al contesto socio economico. Un’impresa multifunzionale è predisposta allo scambio culturale ma deve applicare gli stessi strumenti delle altre imprese per stare sul mercato. "La multifunzionalità - ha precisato il presidente della Camera di Commercio di Benevento, Roberto Costanzo - è il modo di ampliare le attività complessive che si svolgono in un’azienda agricola, che non vanno concepite in maniera alternativa ma integrativa. Una vera multifunzionalità si ha quando si allarga e si prolunga un’attività agricola". "Con la realizzazione di questa azione - ha commentato Angelo Milo, nella duplice veste di direttore della Coldiretti sannita e presidente del Gal Fortore Tammaro - abbiamo colto un’opportunità poiché come Organizzazione abbiamo sostenuto il varo della Legge di Orientamento. Grazie alla multifunzionalità, un’impresa può ampliare il proprio spettro di azione. Con questi progetti offriamo uno strumento al territorio per chi vuole utilizzarli e contribuire alla crescita dello stesso". Il presidente della Comunità Montana "Alto Tammaro", Antonio Calzone ha precisato. "se i giovani impegnati in agricoltura puntano sulla qualità, gli spazi di azione ci sono tutti, oggi, la sfida non avviene sulla quantità bensì sulla qualità".

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Coldiretti Campania
La Campania dal territorio al piatto


Nel Salone della Borsa della Camera di Commercio di Napoli lunedì 18 ottobre si è tenuto l’incontro su: La Campania dal territorio al piatto. Durante la serata è stato presentato il libro Prodotti tipici e ricette d’autore a cura di Gimmo Cuomo e Antonio Fiore. Sono intervenuti: Gaetano Cola, presidente della Camera di Commercio di Napoli, Teresa Armato, assessore regionale al Turismo, Vito Amendolara, direttore della Coldiretti Campania e vicepresidente della Camera di Commercio di Napoli, Giorgio Calabrese, membro dell’Authority Europea sicurezza Alimentare, Gimmo Cuomo, giornalista, Antonio Fiore, giornalista, Carlo Ottaviano, direttore di "Vie del Gusto". Ha moderato il dibattito Marco Demarco, direttore del Corriere del Mezzogiorno. "Questo di Cuomo e Fiore - spiega Vito Amendolara - non è solo un viaggio tra i sapori ma può diventare il primo tomo di un’enciclopedia del gusto in Campania". Dopo l’incontro è seguita una degustazione di prodotti tipici della nostra Regione, offerti da Coldiretti Campania, e di piatti ideati da chef campani in occasione dell’uscita del libro.

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Coldiretti Salerno
Cosentini: Dobbiamo garantire l’agroalimentare locale


La maggioranza dei cittadini italiani ed europei (circa il 60%), sulla base di numerosi sondaggi, non acquisterebbe alimenti biotech neanche se costassero più del 20% in meno rispetto a quelli tradizionali. Lo stesso mercato ha bocciato gli OGM, giudicandoli il prodotto di una tecnologia inaffidabile, pericolosa per l’ambiente e per la salute, oltre che diseconomici per chi ne detiene i brevetti "E’ importante che il Governo recepisca e faccia proprie le scelte che non sono più solo del mondo agricolo e degli ambientalisti, ma espresse dall’intera società civile sul delicato argomento degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati)" - afferma il direttore della Coldiretti di Salerno Francesco Cosentini. Gli stessi enti locali a cui la Coldiretti ha proposto l’adozione di una delibera affinché venisse dichiarato il proprio territorio di competenza libero da OGM hanno manifestato chiaramente la loro posizione". Questo il commento della Coldiretti alla notizia del rinvio da parte del Consiglio dei Ministri dell’esame del decreto sulle disposizioni urgenti in materia di coesistenza tra le colture transgeniche, convenzionali e biologiche. "In provincia di Salerno, ad oggi, sono 50 le amministrazioni fra comuni, comunità montane e provincia che hanno adottato le delibere su 1.113 in tutt’Italia - continua Cosentini - che vietano la diffusione sul proprio territorio di prodotti biotech aderendo alla campagna "liberi da Ogm" sostenuta dalla Coldiretti. L’agroalimentare nazionale si è affermato nel mondo, conquistando primati anche nel biologico e nella tipicità, grazie agli investimenti fatti nella qualità, nella valorizzazione dell’origine e dell’identità territoriale che il biotech rischia di cancellare favorendo l’omologazione e la delocalizzazione che è tutto il contrario di quello che i consumatori chiedono e che serve al Made in Italy per essere competitivo. Il nostro - ha concluso Cosentini - non è dunque un atteggiamento ideologico ma economico per garantire il diritto delle imprese agricole di continuare a produrre alimenti non contaminati da biotech come chiedono il mercato, i cittadini e i consumatori.

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P.O.R. CAMPANIA 2000-2006 Misura 4.18
Costituizione di un macrosistema per la fornitura di servizi alle imprese agricole


Nel corso dell’anno il Consorzio Verde Campania è stato impegnato in attività di assistenza, formazione ed informazione nei confronti delle aziende aderenti al progetto Misura 4.18. Le tematiche affrontate sono state numerose e riguardano POR, PSR, commercializzazione olio d’oliva, rintracciabilità, certificazione del prodotto, adesione agli albi regionali sulle DOP, la nuova PAC, ecc. Le problematiche emerse durante gli incontri sono state affrontate in maniera sinergica ed a ciascuna è stata data una soluzione (così come si evince dalla nutrita documentazione prodotta). Numerosi sono stati gli incontri tecnici regionali volti ad individuare le strategie di intervento e di approfondimento di tematiche di interesse comune. Attiva è stata la partecipazione delle imprese e dei tecnici alle diverse manifestazione fieristiche, a cui il Consorzio ha aderito. Il risultato di questo primo anno di attività è stato il coinvolgimento di nuove realtà produttive che hanno aderito all’iniziativa. Il notevole impegno che la struttura sta profondendo ed i risultati ottenuti stanno diffondendo l’iniziativa positivamente nel territorio e suscitando interesse e nuove adesioni.

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