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newsletter n°13 del 16 maggio 2006


Settimana dal 16 al 22 maggio 2006
 
 BEDONI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PRODI: “PORTARE LA CONCERTAZIONE IN EUROPA”
“Sono certo che avremo presto occasione di intensificare, in questa nuova ed impegnativa fase di governo, un dialogo che non si è mai interrotto, soprattutto nel corso della tua esperienza europea, e che avremo modo di mettere a frutto nell’ambito della concertazione che, proprio nel comparto agroalimentare, è venuta assumendo in questi anni una connotazione fortemente progettuale e che ora deve essere portata avanti con grande decisione anche a livello comunitario. Resta centrale in tutto questo l’esigenza di una rigenerazione di un comparto che è destinato ad avere un ruolo crescente in un  nuovo e più competitivo modello di sviluppo dell’economia italiana”.
E’ quanto si legge nel messaggio inviato dal Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni al Presidente del Consiglio Romano Prodi al quale ha espresso vive congratulazioni e auguri di buon lavoro. 

 BEDONI AL MINISTRO DE CASTRO: “GRANDE LAVORO DA FARE INSIEME”
“Abbiamo un grande lavoro da fare insieme perché il comparto agroalimentare ha bisogno di accelerare ulteriormente un processo di rinnovamento strutturale che ha ormai un solido riferimento istituzionale nel tavolo agroalimentare e che ora necessita di essere supportato da una forte iniziativa riformatrice a livello comunitario e da una politica economica di largo respiro a livello nazionale. Ci sono tutte le condizioni perché ciò avvenga e sono certo che la tua nomina rafforza grandemente questa prospettiva”.
E’ quanto si legge nel messaggio inviato dal Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni al Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, al quale ha espresso le più vive congratulazioni.  

 "VOLER BENE ALL'ITALIA", LA FESTA NAZIONALE DEI PICCOLI COMUNI 
I comuni sotto i cinquemila abitanti coprono un territorio dove grazie all’agricoltura si “coltiva” oltre la metà della produzione agroalimentare nazionale che ha reso celebre il Made in Italy nel mondo. Un patrimonio che fonda il suo successo anche sul terreno particolarmente fertile che offrono i piccoli comuni alle produzioni di qualità: nel territorio di tre piccoli comuni su quattro sono presenti allevamenti destinati a produrre formaggi o salumi italiani a denominazione di origine (Dop), mentre nel 60% dei piccoli comuni si trovano gli uliveti dai quali si ottengono i 37 oli italiani a denominazione di origine.
Eccellenze uniche – ha rilevato la Coldiretti in occasione di “Voler bene all’Italia”, la festa nazionale della Piccola Grande Italia svoltasi in tutto il Paese domenica 21 maggio - per alimentare il motore della vacanza enogastronomica ed ambientale unico segmento in costante e continua crescita nel panorama di crisi dell’offerta turistica con un fatturato 2006 stimati in 5 miliardi di euro. Un esempio concreto delle grandi opportunità di sviluppo sostenibile dei piccoli comuni dove è necessario recuperare i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole, per valorizzare una straordinaria risorsa, che può diventare la forza sociale ed economica di una nuova fase di sviluppo.
Da un sondaggio effettuato dal sito www.coldiretti.it è emerso che se si potesse scegliere, la maggioranza degli italiani (52,3%) preferirebbe vivere in un piccolo comune con meno di 5mila abitanti, che garantisce una migliore qualità della vita grazie alla semplicità nel costruire rapporti personali duraturi, un territorio più sano e una maggiore sicurezza ambientale, alimentare e sociale. I risultati dell’indagine on line hanno evidenziato una netta preferenza degli italiani per le realtà comunali al di sotto dei 5mila abitanti che sconfiggono sia le piccole che le grandi città, ma anche le metropoli urbane.
Solo il 9,4% degli italiani, infatti, vorrebbe abitare in una grande metropoli con più di 500mila abitanti, il 7,4% in una città con un numero di abitanti compreso tra 500mila e 100mila e il 30,9% in una con un numero di abitanti compreso tra 100mila e 5mila. Si tratta però di un sogno che si scontra con una realtà che vede il prevalere sul territorio nazionale delle realtà urbane con un numero di abitanti compreso tra 5mila e 250mila dove la popolazione residente supera i 37,6 milioni e le 13 metropoli con più di 250mila abitanti dove la popolazione supera i 9 milioni anche se nei piccoli comuni risiedono comunque 10,7 milioni di italiani, il 18,4 per cento della popolazione nazionale.
Nella preferenza accordata ai piccoli comuni – ha osservato la Coldiretti – è implicito riconoscimento del valore della campagna e dei suoi prodotti in queste aree radicati nel tessuto economico, sociale e ambientale. A lavorare nei piccoli comuni sono infatti circa 400mila imprese agricole con impegnate ad assicurare la salvaguardia delle colture tradizionali, il mantenimento delle tipicità alimentari, la tutela del territorio da dissesto idrogeologico e incendi.
La Festa nazionale della piccola grande Italia ha impegnato, con molteplici e curiose iniziative, gli imprenditori della Coldiretti residenti nei 5.835 comuni italiani con meno di 5mila abitanti (72% del totale), insieme a Legambiente e a un vasto comitato promotore di associazioni ed enti sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Eventi di ogni genere sono stati proposti nel corso dell’intera giornata: degustazioni e vendita diretta di prodotti tipici della campagna, visite alle bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche, fattorie aperte a tutti i visitatori, esposizioni di antichi trattori e dimostrazioni dei lavori agricoli di una volta, gite nella natura a piedi, a cavallo e in bicicletta, balli, canti e incontri all’insegna della festa.
Il momento centrale della festa dei piccoli si è realizzato in Abruzzo, a Castel del Monte (Aq) nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso, dove, in uno stand delle tipicità della Coldiretti, è stata offerta al presidente del Senato Franco Marini la Ferratella aquilana allo zafferano di Navelli, per ricordare una tradizione tipica di San Pio delle Camere in provincia de L’Aquila, il piccolo comune con 554 abitanti situato nella Piana dei Navelli, dove è nato Marini.
Si è trattato di semplice gesto per invitare tutti coloro che sono chiamati a grandi responsabilità istituzionali a non dimenticare il valore aggiunto del territorio e a  valorizzare le potenzialità che i piccoli comuni offrono alla crescita sostenibile del Paese. Una “provocazione” che è stata ripetuta a vantaggio dei moltissimi italiani e stranieri che hanno deciso di trascorrere la domenica con la Coldiretti in uno dei nei comuni italiani con meno di 5mila abitanti che ha aderito all’iniziativa.