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Newsletter 5 del 28 gennaio 2006


N.5 - Settimana dal 28 gennaio al 6 febbraio 2006
 
 ZUCCHERO: UNA GRANDE TRUFFA A DANNO DELLE IMPRESE AGRICOLE
Una vera e propria truffa ai danni delle imprese agricole con il tentativo di estorcere ai bieticoltori la firma sui nuovi contratti di coltivazione senza che sia stato pagato il raccolto dello scorso anno. E’ quanto ha denunciato il presidente Paolo Bedoni che ha invitato le imprese agricole a fare attenzione alle false promesse e a non sottoscrivere i documenti proposti dagli “emissari” delle associazioni o delle industrie dello zucchero.
È in atto una vera e propria truffa coperta – ha sottolineato il Presidente della Coldiretti - dalle finte battaglie sulle chiusure degli zuccherifici e dalle finte battaglie sulle semine e sui quantitativi di bietole da produrre. La grave conseguenza sarà che ai produttori bieticoli non verrà pagata la campagna 2004-2005; che si continuerà a “regalare” i soldi dei produttori alle associazioni bieticole; che si permetterà agli industriali di chiudere, non una parte, ma tutti gli zuccherifici e di ottenere i soldi dallo Stato per finte o presunte “riconversioni energetiche”.
Per impedire che questo avvenga – ha concluso Bedoni - la Coldiretti invita i bieticoltori a non firmare fino a quando non sarà stata pagata la campagna dello scorso anno.  

 ENERGIA: NON RASSEGNARSI AL RITARDO SULLE RINNOVABILI
L’Italia non deve rassegnarsi al grave ritardo accumulato nello sviluppo delle energie rinnovabili proprio mentre l’Unione Europea si prepara a definire un piano di sviluppo strategico dei biocarburanti e gli Stati Uniti puntano a raddoppiare la loro già elevata produzione di etanolo entro il 2012, come ha annunciato il presidente George Bush nel discorso sullo stato dell’Unione.
E’ quanto ha rilevato la Coldiretti in riferimento al rapporto dell'Enea “Energia e Ambiente 2005”, nel sottolineare che occorre investire con più decisione sulle opportunità offerte dall’agricoltura italiana che dalla luce, dalle coltivazioni di cereali e oleaginose e con il riciclaggio dei prodotti naturali può produrre energia rinnovabile in grado di generare un circolo virtuoso che concilia il rispetto dell'uso corretto e non intensivo delle risorse ambientali con l'esigenza di ridurre l'inquinamento atmosferico come previsto dal protocollo di Kyoto.
Se negli Stati Uniti l’obiettivo per il 2012 è la produzione di 28,4 miliardi di litri tra bioetanolo, biodiesel e combustibile da biomasse, secondo gli studi condotti nell’Unione Europea il 4% del fabbisogno energetico europeo è attualmente soddisfatto dalla biomassa, ma tale valore potrebbe più che raddoppiare se si sfruttasse l’intero potenziale di tale risorsa, di qui al 2010, passando da 69 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio del 2003 a circa 185 nel 2010. Un ruolo importantissimo in tale prospettiva dovrebbe giocare appunto l’agricoltura, contribuendo a tale risultato tramite le colture energetiche per oltre 45 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Ma l’Italia sconta pesanti ritardi ed è del tutto insufficiente l'attuale piano nazionale per la produzione di biocarburanti previsto dal Decreto Legislativo 128/2005 che attua la Direttiva 2003/30/CE relativa alla promozione dell'uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili nei trasporti.